Andrea Arcangeli - Calligrafo, artista e rievocatore storico - Il Sapere Storico. De Historia commentarii

Il Sapere Storico
Vai ai contenuti
Intervista di Andrea Contorni R.

Andrea Arcangeli

Nato a Roma nel 1992, fin da piccolo si diletta nell'arte del disegno e della bella scrittura, guidato dalla nonna, insegnante di calligrafia ed educazione artistica. Dopo la maturità, intraprende un percorso di studi triennale presso l'Istituto Europeo di Design. Nel 2017 consegue il Diploma Accademico in Decorazione, Accademia delle Belle Arti, presso la "Rome University of Fine Arts" con la tesi intitolata "Calligrafia e Marmo, l’arte di incidere lettere su pietra nella storia di Roma". Collabora da subito con importanti marchi come Calligrafo e Disegnatore grafico, realizzando materiale manoscritto per significativi eventi romani. Nel frattempo è chiamato a partecipare alle riprese della serie "The Young Pope", diretta da Paolo Sorrentino. Non manca neppure nella serie tv RAI "Il nome della rosa" e in quella Sky "Inside Leonardo". Nel corso degli anni, Andrea non ha smesso di perfezionarsi nelle arti decorative e incisorie vincendo anche una borsa di studio (2017) messa in paolo dalla Scuola Internazionale Grafica di Venezia. Ha insegnato la Calligrafia in diverse occasioni, tenendo laboratori e corsi specifici. Nel 2019 Andrea collabora con l’Abbazia e la Basilica di San Paolo fuori le mura di Roma.  Nasce lo Scriptorium Paulinum la cui gestione ha portato Andrea a proporre e tenere visite guidate, incontri sul patrimonio librario ed epigrafico dell’Abbazia, corsi di calligrafia (La Carolingia, La Cancelleresca, Le Scritture dei Romani) e a realizzare opere calligrafiche, penne, inchiostri secondo ricette medievali. La collaborazione ha avuto una brusca interruzione con l’arrivo della pandemia, e al momento Andrea vive, studia e lavora a Roma.

Intervista

01. Andrea tu sei impegnato in vari contesti storico-culturali, dall'attività artistica a quella di studio passando per la rievocazione. Alla base c'è un comune denominatore: la Storia. Come è nata questa tua passione per la materia e verso quali periodi nello specifico si è indirizzata negli anni?
Sono sempre stato appassionato di Storia e di Arte, erano le materie in cui andavo meglio a scuola. Negli anni ho continuato a coltivare queste passioni approfondendo gli argomenti che più mi interessavano, principalmente la calligrafia, l’incisione lapidaria e le arti decorative del passato, dall’evo antico ad oggi. Ho un forte legame con Roma, amo la mia città e credo che ogni buon civis romanus dovrebbe conoscere ed apprezzarne la Storia e l’immenso patrimonio che possiede attorno a sè.  Mi è capitato più volte di trovarmi nei panni di guida turistica, proponendo dei tour epigrafici per le collezioni di iscrizioni romane, e di insegnante di calligrafia; ho sempre avuto un approccio di studio ed esercizio personale mirato al divulgare e trasmettere al meglio le mie passioni agli altri, cosa che mi ha inevitabilmente portato a diventare un rievocatore. Il mio focus è sul periodo romano, dalla Roma Repubblicana al periodo Tardo Imperiale, di cui provo a rievocare diversi personaggi, ruoli o mestieri; il soldato semplice, lo scalpellino, lo scriba, l’alto ufficiale..

02. Sei un calligrafo, valente esponente dell'arte della scrittura oltre che studioso di epigrafia latina. I tuoi lavori sono uno splendore. Puoi spiegarmi questo tuo percorso di studi? Come ti sei specializzato in questo campo? Infine vogliamo aprire una parentesi sull'incredibile esperienza che hai svolto all'interno di un importante Monastero romano?
Il mio percorso di studi è stato decisamente tortuoso; liceo scientifico, una triennale in Graphic Design ed una specialistica in Decorazione, Belle Arti. Due tesi personali, per la triennale e per la specialistica, entrambe sulla Calligrafia; una sull’evoluzione della Calligrafia dall’invenzione della stampa ad oggi ed una intitolata "Calligrafia e Marmo - l’arte di incidere lettere su pietra nella storia di Roma", approfondimento sui metodi realizzativi delle iscrizioni romane con particolare riferimento alle forme paleografiche utilizzate nell’ambito lapidario nell’Antica Roma. Una tesi a metà tra Epigrafia Latina, da cui prende la parte culturale e storica, e Belle Arti, nella presentazione dei miei lavori di incisione su pietra basati sugli argomenti approfonditi. Il percorso nella scrittura artistica ha inizio grazie a mia nonna, che fu insegnante di calligrafia ed educazione tecnica nel dopoguerra e mi volle passare la tradizione facendomi sporcare le mani di inchiostro ogni volta che passavo a trovarla. La passione per il segno grafico e le lettere l’ho sempre avuta, esprimendomi in adolescenza nel mondo del graffiti writing. Intorno ai 20 anni ho iniziato a seguire corsi di calligrafia e workshop con docenti internazionali, parallelamente al percorso formativo universitario. Dopo qualche anno di esperienza e di lavori di varia natura tra calligrafia artistica, diplomi, inviti, partecipazioni di matrimonio e disegno grafico per loghi e simili, sono stato chiamato a tenere corsi di calligrafia in diverse associazioni italiane, un po’ per tutto lo stivale, lavorando comunque come grafico/calligrafo libero professionista, collaborando con studiosi e ricercatori come ad esempio il professor Gregori (Epigrafia Latina, La Sapienza) che mi ha fatto realizzare degli apografi e dei commenti paleografici su delle iscrizioni prese in esame in degli articoli. Ed eccoci all’esperienza monastica nell’Abbazia di San Paolo fuori le mura di cui vuoi che ti parli!

Un paio d’anni fa sono entrato in contatto con il monastero di San Paolo, che mi ha commissionato dei lavori di pittura a smalti e foglia d’oro per la sagrestia della Basilica Papale, delle pergamene monastiche e delle lapidi commemorative di lavori e restauri. A distanza di pochi mesi è iniziata una collaborazione tra me ed il monastero, interessato alle attività culturali ed alla valorizzazione del patrimonio artistico che avrei potuto portare avanti da collaboratore interno. Da lì è nata l’idea dello Scriptorium Paulinum, ossia un centro di attività calligrafiche ed incisiorie all’interno dell’Abbazia, dove poter produrre lavori per il monastero e per chi li commissionasse, proporre corsi di calligrafia e visite guidate nella Basilica, nel chiostro, nella biblioteca e nell’archivio. Nel corso dell’esperienza ho realizzato molti lavori per l’Abbazia, ho tenuto diverse visite guidate e, purtroppo, solo tre workshop di calligrafia: un corso di base sulla Carolingia, uno sulla Cancelleresca ed uno sulle Scritture dei Romani - Capitalis Rustica e Corsiva Maiuscola - , ultimo corso in presenza svolto a febbraio scorso. In pratica, la collaborazione con il monastero ha avuto inizio nel 2018, le attività dello Scriptorium hanno avuto inizio a Settembre 2019 ed è stato tutto bruscamente ed inaspettatamente interrotto a Marzo 2020, a causa del covid che ha proibito i corsi in presenza e ad una situazione incerta all’interno del Monastero. Si è quindi deciso di sospendere le attività ed eventualmente riprenderle quando si potrà tornare a proporre corsi e visite guidate in presenza, nel frattempo io continuo per la mia strada cercando di reinventarmi in altre maniere, magari trovando nuovi posti dove proporre le mie attività e rimanendo speranzoso per il mio futuro lavorativo. Seppur breve, la parentesi monastica si è rivelata un’esperienza decisamente formativa per la mia crescita artistica.

03. Riesci comunque a esprimerti in diversi campi artistici, che riguardano le arti decorative e la creazione di manufatti. Vuoi farmi una panoramica di quello che riesci a realizzare? Vuoi presentarmi un paio tra i prodotti finiti che ti rendono più fiero?
Crescendo ho voluto imparare a fare tante cose diverse, ho iniziato ad interessarmi alle più disparate arti decorative, spesso per curiosità, a volte per necessità da rievocatore, sempre dedicandomici con molta passione. È stata proprio la rievocazione a spingermi ad imparare tutte queste cose, perché lì non si parla più di esprimersi in maniera artistica, personale, intima, bensì di copiare il più fedelmente possibile un reperto di cui si hanno dimensioni precise, materiali precisi e tecniche di realizzazione esatte. Per fare riproduzioni di manufatti si dovrebbe di conseguenza cercare di capire, attraverso lo studio, quali erano i metodi e gli strumenti del passato utilizzati per arrivare a quel risultato finale, e la cosa diventa decisamente più impegnativa del creare ex novo.  Quindi mi sono interessato alle proprietà dei materiali, alla loro durezza e alle diverse tecniche di lavorazione dei manufatti dell’età romana, che spesso presentano tecniche rimaste invariate da allora ed utilizzate nel corso di tutta la storia della nostra cultura. Prendo ad esempio l’incisione lapidaria; la bellezza della classica Capitalis Monumentalis di periodo Imperiale ha gettato le basi per un’arte incisoria che è rimasta assolutamente invariata fino ad oggi, di cui usiamo gli stessi supporti (marmo, pietra) le stesse tecniche (intaglio a V), le stesse lettere (maiuscole, capitali romane o lapidarie che dir si vogliano) e gli stessi strumenti (martello e scalpello di uguali forme e materiali) e a cui soprattutto diamo lo stesso significato di oggetto commemorativo, espressione solenne e duratura ad imperitura memoria di un qualche evento, o della vita delle persone. Stesso si può dire per la scultura, o la modellazione o la falegnameria, arti esistenti già da molto prima dei romani, ma che tramite i romani sono arrivate al massimo dello splendore per la nostra cultura occidentale. Grazie alla riproduzione di questi manufatti ho imparato a fare molte cose diverse da autodidatta: modellare la cera da orafi per la fusione, fare sbalzo e cesello sui metalli, incidere a bulino, incidere legno, osso e pietra, scolpire a martello e scalpello, a farmi da solo le sgorbie e gli strumenti adatti, a fare doratura tradizionale in foglia d’oro, a placcare i metalli, a lavorare i pellami ed il cuoio, a cucire e realizzarmi borse e cinte.

Tra i progetti recenti che mi rendono più fiero c’è sicuramente la realizzazione di una ipotetica cintura da alto ufficiale romano di III secolo dopo Cristo, basata su di un reperto molto interessante, che mostra delle placche in argento a forma di lettere che formano la parola "LEON". Per questo progetto ho studiato il reperto da type designer, cercando di estrarre un alfabeto completo dalle quattro lettere del reperto, espresse in una rigida capitalis monumentalis tardo imperiale. ed ho così composto le lettere in progetto grafico, pronto per la modellazione in cera. Realizzati i modelli, ho cucito a mano una cinta militare ispirandomi alla costruzione del frammento di cingulum di Haltern. Ho poi fatto realizzare in fusione e ribattinare le lettere in metallo sulla cinta ed il progetto è venuto fuori bene, ne sono decisamente soddisfatto. Altri lavori interessanti riguardano delle phalerae in pietra, incisioni su marmo, microincisioni di semipreziosi per gioielleria romana e varie altre minuterie da cingulum militare, tra placche decorative, borchiette, pendenti e simili in metalli o in osso. Come ti accennavo, mi sono divertito molto anche a riprodurre borse e cinte dell’antichità, come per i modelli di Comacchio, Valkenburg, Vindolanda e Vindonissa. Mi sono realizzato addirittura una lorica musculata, forse un po’ da profano, in lamina leggera, ma che a fini rievocativi può andare bene. Per il resto ho fatto anche molti lavori contemporanei realizzati seguendo le tecniche antiche, i più di incisione lapidaria e calligrafia artistica su pergamena.

04. Il passo verso la Rievocazione Storica è stato breve per te. Ti ho visto impersonare un glorioso legionario repubblicano in un documentario. Perché ti sei avvicinato a questo campo e cosa ti piace rievocare? Infine puoi trarmi un bilancio della tua esperienza in merito maturata fino ad ora?
Verissimo. Come dici, il passo è stato decisamente breve, tanto che prima di fare rievocazione, di fatto facevo già il rievocatore: rievocavo scritture storiche in quanto calligrafo spesso chiamato a fare "il manista" (controfigura/stuntman per le scene di scrittura) per film o serie tv ambientati nel passato. L’iscrizione ad un’associazione culturale e quindi lo sviluppo di un percorso personale di studio e riproduzione di manufatti per la ricostruzione della panoplia di un personaggio del passato è arrivata solo in un secondo momento. Ho iniziato nel 2016 come soldato semplice arruolato in una legione di periodo Imperiale, cosa che mi ha portato ad interessarmi molto del mondo militare romano, tanto da studiare articoli e libri specifici per realizzare diverse impressioni, da semplice legionario repubblicano - come mi hai visto nella presentazione dell’Imperator Massenzio () - da soldato ed ufficiale di periodo imperiale ed infine da soldato ed alto ufficiale di periodo Tetrarchico, impressione ancora in fase di studio. Mi è inoltre capitato di fare delle impressioni specifiche, a volte per mettere in scena degli episodi dell’antichità, come per la rievocazione storico/teatrale della vita di Nero Claudio Druso Germanico, in cui ho interpretato il grande condottiero, anche grazie a lineamenti del mio viso vagamente somiglianti alla magnifica statua bronzea del Germanico di Amelia. La rievocazione comunque riguarda moltissimi ambiti, io mi diverto molto anche a fare parti civili, ad esempio il rievocare un mestiere o un’arte. Durante certi eventi mi piace tenere banco didattico, spesso dello scalpellino o dello scriba romano: è quella, la parte culturale e di dialogo con il pubblico che trovo decisamente stimolante negli eventi di rievocazione. Un bilancio ancora non saprei fartelo, c’è parecchia strada da fare per me sia nelle arti che nella rievocazione, ma se questo può servire a convincere qualcun altro a diventare un rievocatore e ad appassionarsi in maniera approfondita ad usi e costumi del mondo romano, ti direi che è una passione avvolgente, che arricchisce dentro e che consiglierei vivamente a chiunque.

05. A cosa stai lavorando ultimamente e quali sono i progetti che ti vedranno impegnato in un prossimo futuro?
Ultimamente ho avuto una vita lavorativa molto altalenante. Mi arriva sempre meno lavoro da inizio pandemia e adesso mi ritrovo in un periodo di stallo, finita l’esperienza monastica ed in attesa di concorsi e di risposte ai curricula inviati a destra e a manca alla ricerca di un’occupazione come grafico o artista. Comunque mi sono arrivate delle proposte interessanti su eventuali attività post covid, corsi di calligrafia ed incisione lapidaria, e rimango aperto a qualsiasi altra proposta nella speranza di superare quanto prima questa fase. Riguardo l’insegnamento, con il virus le attività in presenza si sono interrotte e sto continuando a dare lezioni private via webcam a chi mi contatta tramite la pagina facebook (). Questo comunque ha reso possibile a molte persone che vivono lontano da Roma di seguire delle mie lezioni, e anche se trovo che non sia come farle in presenza, ci colgo il lato positivo. Per il resto questo periodo me lo sto prendendo per dedicarmi un po’ a me, continuo a studiare, a scrivere e a realizzare lavoretti, che puntualmente posto sui miei social. Per sapere qualcosa in più sulle prossime attività invito a seguire la mia pagina, che cerco di tenere aggiornata il più possibile,  e colgo l’occasione per ringraziare di cuore tutte le persone che già mi seguono o sono stati miei allievi in passato. A cose più grandi..!

Per approfondire
- Pagina Facebook  ""
- Pagina personale su Behance: link diretto
- Instagram: link diretto
Immagini e fotografie
- Le fotografie sono pubblicate per gentile concessione di Andrea Arcangeli. Tutti i diritti riservati.

Data di pubblicazione articolo: 10 Febbraio 2021
Licenza Creative Commons
I contenuti del sito "Il Sapere Storico. De Historia commentarii" ove non diversamente indicato sono distribuiti con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Torna ai contenuti