Le figlie di Cartagine, il romanzo storico di Andrea Oliverio - Il Sapere Storico. De Historia commentarii

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Le figlie di Cartagine, il romanzo storico di Andrea Oliverio

La Prima Guerra Punica è alle porte e il Mediterraneo si prepara a divenire teatro dello scontro tra due grandi civiltà. Due donne sono figlie dello stesso segreto... Il nuovo grande romanzo storico di Andrea Oliverio.
Articolo a cura di Andrea Contorni - Martedì 6 febbraio 2024
Il Sapere Storico - Le figlie di Cartagine, il romanzo storico di Andrea Oliverio
Mare Mediterraneo, 264 a.C. La Prima Guerra Punica è alle porte. Cosa hanno in comune Elissa, una cartaginese venduta come schiava a Siracusa, e Atilia, una giovane romana destinata a unirsi al culto di Vesta?

A loro insaputa, il destino delle due donne è legato a doppio filo, entrambe sono figlie dello stesso segreto che solo il liberto Satrico conosce. Elissa, promessa sposa di Amilcare Barca, un uomo che nemmeno ama, dovrà sopravvivere per non essere travolta dagli eventi innescati dal conflitto tra Roma e Cartagine. Nel frattempo, Atilia, promessa sposa di Vesta, dovrà districarsi tra gli intrighi di una Roma pericolosa e le mire ambiziose dei Cornelii. Riusciranno a sfuggire ai mille pericoli che gli dèi hanno messo sulla loro strada? E soprattutto, riusciranno a svelare il segreto che le ha sempre legate, anche quando il vasto mare Mediterraneo sembrava dividerle irrimediabilmente? Questa è la trama in grosse linee dell'ultima fatica dello scrittore milanese, Andrea Oliverio. Il romanzo rappresenta una conferma del talento narrativo di un autore intraprendente e sempre pronto ad affrontare nuove e accattivanti sfide. Dopo il successo della trilogia ambientata al tempo di Giulio Cesare, formata dai romanzi "L'Inviato di Cesare" (2019), "Nel nome di Cesare" (2020) e "La figlia di Cesare" (2022), Andrea Oliverio si proietta in un periodo storico difficile e contradditorio e forse per questi motivi, poco conosciuto e ancor meno affrontato nella narrativa di genere: la Prima Guerra Punica. Due protagoniste, due donne diverse ma legate da un destino comune si proiettano su uno scenario storico reso magistralmente dal nostro scrittore dove è evidente in ogni istante il confronto tra le due più grandi Civiltà del Mediterrano del III secolo a.C., Roma e Cartagine.
Il Sapere Storico - Le figlie di Cartagine, il romanzo storico di Andrea Oliverio
01. Andrea, quarto romanzo pubblicato a testimonianza della tua grande vena creativa. Dopo la trilogia ambientata al tempo di Cesare, torni indietro in un periodo della Storia di Roma non troppo conosciuto, la Prima Guerra Punica. Mi puoi spiegare come nasce questo romanzo e soprattutto perché hai deciso di ambientarlo in una fase così particolare della Storia Romana?

Semplice, il crescente desiderio espansionistico di Roma contrapposto a una super potenza già consolidata come Cartagine, sono già di per sé ottimi motivi per ricamarci una storia di finzione. Inoltre aggiungici il fatto che volevo scrivere un romanzo ambientato in un periodo mai trattato da nessuno dei miei colleghi (siano essi penne illustri o meno). In molti hanno scritto della Seconda Guerra Punica per il fascino esercitato da personaggi del calibro di Annibale e Scipione l’Africano, ma durante la fase di ricerca sulla Prima Guerra Punica ho scoperto personaggi altrettanto interessanti, ma meno fortunati da un punto di vista di notorietà storica. Va anche detto che la Prima Guerra Punica è scarsamente documentata, per nostra sfortuna sono rimasti frammenti inutilizzabili del poema epico di Nevio (il "Bellum Poenicum"), che aveva vissuto la guerra in prima persona (oggi lo definiremmo "testimone oculare"). L’unica fonte arrivata fino a noi è "Storie" di Polibio. Anche se certamente ha avuto accesso a scritti di altri vissuti in quell’epoca, lo storico greco narra fatti accaduti oltre cento anni prima, con tutte le imprecisioni del caso e le ovvie reinterpretazioni dei fatti.

02. Ci hai abituati alla valorizzazione di personaggi femminili importanti ai fini della trama. Ne "Le figlie di Cartagine", le donne sono le assolute protagoniste. Mi motivi questa tua scelta di incentrare il romanzo su due figure femminili e soprattutto come le hai caratterizzate?

Nel pensare a chi sarebbero stati i protagonisti avevo un solo punto fisso: volevo seguire il filone di moda a Hollywood, quello delle eroine. Una donna sarebbe stata perfetta: raccontare una guerra con gli occhi di una donna, sarebbe stata una bella sfida. E una bella rottura con i miei soliti protagonisti: maschi, nel pieno dell’azione e capaci di gesta epiche. Ho sempre avuto personaggi femminili spalla, per l'inevitabile risvolto amoroso delle mie storie, ma questa volta volevo metterle al centro. Tuttavia il personaggio femminile aveva delle controindicazioni: per esempio mi limitava in termini di azione, non poteva certo combattere in prima linea, ma potevo raccontare le battaglie da fuori, e così ho fatto, trovando la cosa molto stimolante. Nel libro c’è un momento in cui la protagonista assiste impotente all’assedio delle mura di Palermo da parte dei romani. Ma la vera novità è che il personaggio donna mi permetteva di raccontare la vita di chi restava a casa, di chi sosteneva i mariti o le famiglie in quello che non era solo un atto di forza bruta, ma un misto di giochi di potere, di ideali patriottici, di amore. Insomma, i sentimenti che rendono memorabile un personaggio agli occhi di un lettore. Poi mi son detto, due potenze a confronto, due protagoniste donne: una romana e una cartaginese! E sono nate le due protagoniste per permettermi di alternare i due punti di vista, senza tralasciare l’una o l’altra visione.
Le figlie di Cartagine, è il nuovo grande romanzo storico di Andrea Oliverio

03. La rivalità tra Roma e Cartagine è leggendaria e parte persino da un mito, quello di Enea e Didone. Tornando alla realtà, le due potenze si sono contese il dominio del Mediterraneo a suon di battaglie. Il confronto tra Elissa e Atilia, riprende in forma individuale il confronto/scontro collettivo tra le due più grandi Civiltà del Mediterraneo antico?

Simbolicamente Elissa e Atilia rappresentano due mondi in contrapposizione. Due culture diverse che non potevano coesistere. Erano una l’antitesi dell’altra. Lo scoppio del conflitto tra Cartagine e Roma nasce dall’esigenza di quest’ultima di mettere le mani sul granaio della Sicilia, per soddisfare il boom demografico dovuto alla conquista della Magna Grecia e alla prosperità. Ma non era solo l’esigenza concreta, era anche la necessità di predominio del proprio modello su quello dell’altro. Elissa e Atilia sono quanto più distante ci possa essere: la donna cartaginese e quella romana erano agli antipodi. Ma entrambe vivono drammi e tensioni analoghe, perché sono trasversali alla cultura. Sono intrinseche nell’essere umano. Amore e legami familiari sono i capi saldi su cui ruota tutta la vicenda. Ed è per questo che il conflitto interiore di entrambe va oltre a quello della guerra, dello scontro tra due super potenze. Atilia ed Elissa sono figlie del loro tempo e sono costrette a fare cose che non vorrebbero fare: una sposerà un uomo che non ama e che imparerà ad amare con il tempo; l’altra deve sposare una dea, Vesta, contro la propria volontà rinunciando a una vita “normale”. Entrambe vedono i propri sogni infranti per il bene superiore della famiglia.
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04.  Come è stato accolto dal tuo pubblico "Le figlie di Cartagine"? Quali sono state le maggiori soddisfazioni legate al romanzo e quali le piccole insoddisfazioni che di solito lo scrittore ha sempre per il proprio lavoro finito?

È presto per fare bilanci quantitativi. Però a livello qualitativo ho già ricevuto diversi feedback incoraggianti da alcuni miei lettori. La storia è piaciuta molto. I personaggi sono risultati credibili e molto apprezzati (ha premiato la scelta di due donne, che per uno scrittore uomo è ancora più rischiosa). Se proprio devo scegliere la maggiore soddisfazione, credo sia stata quella di un amico critico letterario che mi ha scritto (cito testualmente): "In un primo momento pensavo di iniziarlo per capire e incuriosirmi (purtroppo o per fortuna ho ancora molti romanzi da recensire)… invece non sono riuscito più a staccarmi e ho finito la lettura in due giorni, complimenti affascinante scritto bene e mi ha fatto conoscere particolari di quel tempo che mai avrei immaginato". Ecco, credo questa sia la cosa migliore che possa capitare a uno scrittore. La piccola insoddisfazione va a quell’unica persona che nei feedback di Amazon mi ha dato due stelle (senza nemmeno argomentare). L’ho trovato indelicato nei confronti delle tante persone che hanno lavorato assieme a me per migliorare la qualità finale dello scritto: dai beta lettori che ti aiutano con i loro consigli, fino all’editor che migliora stile, scorrevolezza e qualità narrativa della storia. Non discuto che a un lettore possa non piacere una storia, capita spesso anche a me, infatti dico sempre che non si può piacere a tutti, ma due stelle io le do a un libro che è scritto male, e non credo che il mio lo sia. Non è il capolavoro letterario del secolo per carità, ma nemmeno così povero da valere due stelle.

Le figlie di Cartagine, di Andrea Oliverio si conferma un romanzo ben scritto, concreto e storicamente ineccepibile...

Non posso che essere d'accordo con l'ultima risposta di Andrea Oliverio. Nella valutazione obiettiva di un romanzo storico bisogna valutare vari fattori prima di emettere il proprio giudizio, fattori che vanno oltre la preferenza o meno per la storia. La storia può piacere o non piacere, siamo d'accordo. Nel caso de "Le figlie di Cartagine", dobbiamo però considerare che il punto di vista è innovativo. Il lettore guarda gli eventi non con gli occhi dell'eroico centurione di turno o del guerriero senza paura ma con quelli di personaggi femminili, di solito spalle nella narrativa di genere, ma protagoniste assolute nell'opera di Andrea Oliverio. Ed io trovo la scelta di questo talentuoso scrittore non solo coraggiosa, ma forte e determinata, persino intesa come risposta ai tempi che viviamo, tanto belli e super sviluppati, ma ancora cupi e tristi riguardo molte tematiche attuali. "Le figlie di Cartagine" è uno scritto che dimostra un'acquisita maturità narrativa di Oliverio, un passo in più rispetto alla trilogia precedente, una testimonianza diretta del percorso evolutivo di uno scrittore che ama mettersi in gioco. Cinque stelle a lui!

Note e riferimenti:
  • Sito ufficiale di Andrea Oliverio.
  • Pagina Facebook ufficiale dell'autore.
  • "Le figlie di Cartagine" sul sito "AltreVoci Edizioni".
  • "Le figlie di Cartagine" su Amazon.
  • Per le fotografie e le grafiche ufficiali de "Le figlie di Cartagine" si ringrazia Andrea Oliverio.
  • Le grafiche sono realizzate con Licenza di utilizzo "Canva" regolarmente acquistata.

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