Claudio Foti - Il Sapere Storico. De Historia commentarii

Il Sapere Storico
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Incontro con lo scrittore e saggista Claudio Foti...

Claudio Foti, autore di romanzi e saggi storici, ha scritto l'unico saggio italiano sul Manoscritto Voynich. Ha compiuto ricerche nei diversi campi dell'occulto.
Articolo a cura di Andrea Contorni
Il Sapere Storico - Claudio Foti, scrittore e saggista
Claudio Foti

Nasce a Roma nel 1967. Laureato in giurisprudenza, collabora da anni con diverse riviste di rilevanza nazionale, con emittenti televisive e radiofoniche. Ha esercitato la professione di giornalista e partecipa come giurato a premi letterari. Per le sue opere compie accurate e approfondite ricerche storiche e sociali, sulla stregoneria e sulla magia e generalmente nei diversi campi dell’occulto. Scrive di getto continuo storie di mondi inquietanti: il mondo dei Nani e degli Elfi di Athom, il mondo di Roma nell’oscuro anno Mille, il mondo enigmatico dei Maya, il mondo degli Indiani d’America e altri universi arcani e misteriosi. I suoi vividi personaggi si muovono in atmosfere falsamente domestiche spinti dallo spirito di avventura. Vivono in trilogie, romanzi e racconti dai finali mai scontati. Claudio Foti ha vinto numerosi premi letterari e ha all’attivo molti saggi e romanzi di successo. Nel 2010 ha pubblicato "Il Codice Voynich" con Eremon edizioni, unico saggio italiano sul manoscritto più misterioso del mondo. Importanti sono anche i saggi "Windigo. Mito e leggenda", "Dio Anfibio. Le Divinità che crearono la civiltà", "Defixiones. Le Tavolette Magiche nell’Antica Roma", "I Sette Talismani di Roma Antica", "Lovecraft Misteri e Curiosità" e "Il Necronomicon. Mito & Leggenda". Tra i suoi romanzi più apprezzati ritroviamo il fantasy "Dobb e gli adoratori di Fenrir"(primo classificato "Premio Elsa Morante" ed. 2000), lo storico "Ombre su Campo Marzio", (primo al Premio "Le Ali della Fantasia" ed. 2006), che tratta la giovinezza misterica ed esoterica del papa mago Silvestro II”, "Inmortua Gens", "Setes" e "Gli Occhi di Adanedhel" (Premio “Giovane Holden” ed. 2012), "Voynich 2017" e "Il Cultista di Giano". Ha pubblicato inoltre decine di racconti e alcune guide "esoteriche" tra cui "Guida alla Barcellona Esoterica e Magica" e "Guida su Ischia Magica e Leggendaria".

Cinque domande...

01. Claudio, tu sei uno scrittore dalla florida produzione di saggi e romanzi storici, tralasciando per questa intervista il filone fantasy. In campo storico, ti sei interessato agli aspetti più misteriosi della Storia quali la magia, l’esoterismo, la stregoneria fin dai tempi più remoti. Come è nata in te la passione per la Storia in generale e in particolare per gli aspetti meno conosciuti che ho citato poc’anzi?

Sai, la scrittura è un qualcosa di tentacolare, quando si comincia a scrivere un romanzo per prima cosa ci si documenta. Si parte da un’idea che pur essendo di fantasia prende sempre le mosse da un qualcosa che ci ha interessato. Anche solo una notizia storica su un bosco, su un periodo particolare, su un personaggio o un avvenimento realmente accaduto in epoche remote, può dar vita a un romanzo. La cosa interessante è che quando ci si documenta appaiono improvvisamente altre vie e altre idee ammiccano maliziosamente. A quel punto, senza neppure accorgersene si è già imboccato un altro sentiero che tortuosamente o meno ci conduce verso altre mete. Sentieri che spesso portano ad altri argomenti che poco hanno a che fare con l’idea originale. Argomenti che possono essere abbandonati o accolti nella trama o che magari sono così forti da scardinare tutto l’impianto narrativo e costringerti a ripartire da zero. Ma tutto è utile anche quello che sembra un argomento morto, magari matura nei recessi della mente e riappare al momento giusto dando nuova linfa a un romanzo o vigore a un racconto. La Storia di per sé è misteriosa, è stata scritta quasi sempre con il "senno di poi" pertanto è un ottimo "campo giochi" da cui partire e soprattutto dietro la Storia conosciuta ce ne è sempre una "occulta". Come per quanto riguarda quella Romana dove troppo spesso si nicchia riguardo argomenti esoterici. Perché non si sa quasi nulla su Locusta? O sul misterioso doppio lavoro del segretario di Cavour? E così via. Insomma c’è un oceano da esplorare e da scoprire che è in attesa solo delle nostre ricerche per dar vita a nuove storie...

02. Tu sei l’autore dell’unico saggio italiano incentrato sul Manoscritto Voynich, un codice illustrato risalente al XV secolo. Hai analizzato minuziosamente le curiose illustrazioni contenute nel manoscritto, presentando al lettore un’opera completa sull’argomento. Perché ti sei occupato di questo Manoscritto? E al termine del tuo lavoro di ricerca, quali sensazioni ti sono rimaste nell’animo circa questa indecifrabile opera?

Allora la risposta è molto complessa e articolata cerco di renderla il più agile possibile. Il Codice Voynich è un testo ineffabile, intellegibile e, a oggi nonostante i vari annunci, ancora indecifrato. Il manoscritto poi non è soltanto testo misterioso ma questo è accompagnato da tutta una serie di disegni scollegati tra loro. Sono uno scrittore che poi è diventato saggista; per scrivere romanzi storici, (che sono quelli che mi appassionano maggiormente), bisogna effettuare ricerche profonde e dettagliate se non si vuole incappare in errori grossolani. Durante una di queste ricerche, svolte per il mio romanzo Ombre su Campo Marzio, ambientato nella Roma del X secolo, ero alla ricerca di vari testi magici-esoterici (o simili) che potessero entrare a far parte della biblioteca personale di Silvestro II il papa mago. Fu così che scoprii il Codice Voynich (che però è del XV secolo). Ne rimasi affascinato e quando finii di scrivere il romanzo sul Papa Mago, mi dedicai a scrivere il saggio che ha portato in Italia il Codice Voynich. Per quanto riguarda le sensazioni… be’ me ne sono rimaste moltissime dentro. Alcune belle ed altre meno. Quelle riguardanti il libro più misterioso del mondo tutte bellissime, quelle che sono venute dopo, che hanno avuto a che fare con l’organizzazione di Voynich100, (conferenza mondiale tenutasi proprio in quel di Villa Mondragone nel 2012 in onore del centenario della scoperta del manoscritto), non sono ancora in grado di definirle con accuratezza. Ho visto cose che non mi sono piaciute e interventi che dovevano e potevano essere evitati ma in quel giorno ho capito che non tutti sono alla ricerca della conoscenza. La maggioranza sono alla ricerca del proprio ego, altri ancora sono parte di associazioni che preferisco tenere lontano dalla mia vita. Detto questo il Codice Voynich è un libro misteriosamente esoterico e completamente occulto che ormai neppure Yale, dove è custodito, permette di consultare di persona.

03. Esisteva la magia nell’Antica Roma? Perché non se ne parla o se ne parla proprio? Queste due domande introducono il libro "Defixiones. Le Tavolette Magiche nell’Antica Roma", una tua opera che ho apprezzato tantissimo. Cosa tratta nello specifico e quali ricerche hai effettuato per dare vita a questo saggio?

Anche in questo caso le ricerche sono partite da un romanzo ambientato nell’antica Roma che ancora non è stato pubblicato. Più andavo avanti e più scoprivo che a Roma la magia era nota quanto il diritto. Il saggio parla delle Defixiones, delle tavolette su cui veniva incisa la maledizione contro qualcuno con una ritualità e un modus operandi che spiego nel dettaglio nel saggio. Era un pratica comunissima e temuta tanto che i solerti padri del diritto furono costretti ad emanare alcune leggi per proibirla. Progredendo nelle ricerche e nelle indagini ho scoperto che quasi tutti i testi su queste maledizioni non sono in italiano, che c’è una lacuna incredibile un po’ come quella in cui era finito il Codice Voynich prima che scrivessi il mio saggio. Perché tradizioni, oggetti, manoscritti e quant’altro, tipicamente del nostro territorio, che si trovano o sono stati originati dal nostro territorio qui da noi sono sconosciuti? Non so darmi una risposta logica ma ho continuato ad esplorare fin quando con mio enorme stupore ho scoperto dell’esistenza di una Defixio d’argento in quel di Ostia Antica ma che è tuttora nascosta negli archivi perché gli accademici si stanno litigando il ritrovamento da oltre due lustri!

04. Uscendo dagli argomenti storici. Tu hai scritto tantissime opere tra saggi, romanzi e racconti. Tra tutte, quale ritieni quella che ti rappresenta di più o comunque quale tra tutte ti ha coinvolto maggiormente o ti ha lasciato, una volta terminata, sensazioni o ricordi importanti?

È difficile rispondere a questa domanda, è un po’ come chiedere a un genitore quale preferisce dei suoi figli. Non so, potrei dirti che ci sono dei racconti che ho scritto che hanno lasciato il segno dentro di me, come altri che magari erano ancor più belli ma che non ho avuto coraggio di pubblicare per una sorta di scaramanzia. Per quel che riguarda i saggi posso dire che metto sullo stesso piano de Il Codice Voynich, anche Misteri e Curiosità di H.P. Lovecraft, nel quale getto luce su aspetti meno noti e strumentalizzati del maestro dell’horror e Il Necronomicon Mito & Leggenda che è un omaggio allo pseudoblion più famoso del mondo che si fregia anche della prefazione di S. T. Joshi (il più importante biografo di H.P. Lovecraft). Per non parlare poi de Lo Strano Caso di Richard Shaver, che contiene anche l’unica traduzione in italiano del romanzo Io Ricordo Lemuria. Forse questo saggio è quello più strano e coinvolgente che ho scritto in quanto la storia professionale di Shaver (scrittore pulp successivo a Lovecraft) ha dato la stura a tutti gli avvistamenti dei dischi volanti. Addirittura i suoi testi a un certo punto sono stati proibiti dal Congresso degli Stati Uniti. Un caso davvero insolito. Tornando da questa parte dell’oceano non posso dimenticare naturalmente Defixiones e I Sette Talismani di Roma Antica, saggi che mirano a ricordare usanze dell’Antica Roma, usanze che chissà per quale motivo non si trovano quasi mai nei libri di Storia. Per quel che riguarda i romanzi potrei rispondere semplicemente il prossimo che sarà pubblicato perché è la novità, e come sempre è il romanzo più indifeso; in questo caso sto parlando de Il Cultista di Giano, un thriller-esoterico ambientato nella Roma odierna con ammiccamenti al passato ancestrale della città e a H.P. Lovecraft. Tutto questo ad oggi, ma immagino che se mi rifarai questa domanda tra qualche tempo sarei costretto a risponderti con ancora altri titoli…

05. La tua attività di scrittore non si ferma a quanto trattato in questa intervista. A cosa stai lavorando attualmente e in generale, quali sono i progetti letterari e culturali per il prossimo futuro?

Top Secret! No, scherzo, o meglio alcuni progetti proprio perché ho firmato degli accordi di riservatezza non posso divulgarli, ma posso dirti che sto lavorando ad un paio di saggi sempre sulla misteriosa figura di H.P. Lovecraft, riguardo ciò che lo circonda e le stranezze della sua scrittura, a qualcosa riguardante come al solito l’esoterismo, ma questa volta d’oltreoceano e infine a un paio di romanzi che sono in dirittura di arrivo. Uno di questi dovrebbe uscire per la fine dell’anno.

Per approfondire
- www.claudiofoti.com: sito ufficiale dell'autore.
- https://www.facebook.com/Claudiofotiscrittore: Pagina Facebook di Claudio Foti.
Immagini e fotografie
- Immagini e fotografie sono pubblicate con il permesso di Claudio Foti. Tutti i diritti riservati.

Data di pubblicazione articolo: 18 Settembre 2019
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