La Sfinge dei Nassi
Questa Sfinge è una statua greca arcaica in marmo di Nasso. Datata intorno al 560 a.C., è conservata al Museo archeologico di Delfi. Fu rinvenuta in frammenti nell'area del santuario di Delfi nella seconda metà dell'Ottocento. Secondo la tradizione fu donata dalla comunità dell'Isola di Naxos all'Oracolo di Delfi verso la fine del VI secolo a.C. Era una scultura colossale, perché la Sfinge era collocata su una colonna ionica (di cui rimane solo il capitello) alta ben dieci metri. La Sfinge trae origine dalla mitologia egizia e solo in seguito entra a far parte del patrimonio mitico ellenico. Ricordo in merito la famosa Sfinge di Tebe, quella che divorava chiunque non rispondesse ai suoi indovinelli. Alla fine fu sconfitta da Edipo. Ma a noi interessa un particolare: fu Hera a prelevarla dalle terre d'Africa per inviarla in Grecia. Ecco servito il collegamento tra la tradizione egizia e quella ellenica. Tornando alla nostra Sfinge dei Nassi, essa è una androsfinge con testa di donna, corpo di leonessa e ali di uccello rapace. Notate le fattezze del volto che riprendono il modello delle "korai" greche, rappresentazioni scultoree arcaiche di giovani fanciulle. Se cercate la famosa "Kore col peplo", conservata al Museo dell'Acropoli di Atene, noterete la perfetta somiglianza col volto della Sfinge in questione. Per quanto "arcaica", la Sfinge dei Nassi possiede anche dei caratteri squisitamente orientalizzanti, nella resa delle ali ad esempio. Si presume che la colonna che sorreggeva questa meravigliosa scultura fosse disposta nei pressi dell'Halos, il luogo in cui Apollo uccise il drago Pitone prima di partire per la terra degli Iperborei.
Note e bibliografia.
- La fotografia della Sfinge dei Nassi è tratta da Wikipedia con questa Licenza di utilizzo.
- "Arte nel tempo", De Vecchi e Cerchiari. Bompiani (1995).
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